NEUP- A zonzo tra le parole
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NEUP- A zonzo tra le parole
Girovagando nel vocabolario escursionistico

Fitwalking [fitu’oking]
Voce inglese, composta di fit(ness) ‘forma fisica’ e walking ‘, derivato del verbo (to) walk ‘camminare’.
Attività non agonistica del camminare velocemente con l’obiettivo di raggiungere un miglior benessere, a una velocità superiore alla normale andatura a piedi e su un percorso relativamente lungo. I fratelli Damilano, marciatori olimpici, hanno importato in Italia questa attività nata negli Stati Uniti, hanno apportato alcune variazioni e ne hanno cambiato il nome per distinguerlo dall’attività originaria. Ora propongono un metodo che chiamano 7×7, che significa 7 chilometri di camminata alla velocità di 7 km/h.

In inglese non esiste il fitwalking, si chiama invece power walking o speed walking, anche se in effetti non si tratta proprio della medesima cosa.

Accademia degli incamminati
L’Accademia degli Incamminati è una delle prime accademie d’arte in Italia. Nacque come Accademia del Naturale, in quanto la sua finalità era quella di promuovere negli allievi la riproduzione del vero, conformemente alle leggi vasariane della verosimiglianza. In seguito venne denominata Accademia dei Desiderosi.
L’Accademia fu fondata verso il 1580 a Bologna dai Carracci (Agostino, Annibale e Ludovico) venne portata avanti da Annibale, grazie alla sua personalità forte. Lo scopo di questo istituto privato di artisti era quello di garantire una formazione completa a livello pratico quanto teorico non solo in arte ma anche in altre attività considerate minori a quei tempi.
Nell’Accademia degli Incamminati gli artisti potevano disegnare dal vivo i modelli nudi, proibiti dalla Chiesa in pieno spirito della Controriforma. La nascita di questa e altre accademie comunque sta ad indicare il desiderio degli artisti di essere considerati alla pari di poeti e musicisti e non più solo come semplici artigiani.
La redazione di NEUP non è riuscita a capire il perché di questo curioso nome per un accademia di pittori. Se qualche lettore vorrà venirci in soccorso, saremo contenti di pubblicare il suo contributo.

Passeggiata aleatoria
In statistica, passeggiata aleatoria o passeggiata casuale (o, con espressione inglese, random walk), con riferimento a un sistema il cui stato può essere rappresentato da una o più variabili, particolare evoluzione stocastica del sistema nella quale ogni trasformazione corrisponde a una variazione, in un verso casuale, di ciascuna delle variabili rappresentative. La passeggiata aleatoria è anche nota come camminata dell’ubriaco.

Yoga walking
La pratica dello Yoga accoppiata con quella del camminare ha recentemente dato vita in Europa del Nord allo Yoga Walking.
Si tratta di un’attività sportiva che si pratica con l’ausilio dei tipici bastoncini utilizzati nella tradizionale nordic walking in Finlandia, ma a questa disciplina europea si uniscono i principi della medicina ayurvedica e dello yoga, con le sue posizioni (asana) che favoriscono il benessere di mente e corpo e la respirazione.

Aborìgeno
Dal latino aberrare, composto di ab ‘via da’ ed errare ‘vagare’.
Primitivo abitatore di un luogo, che, chi è originario del paese o del luogo in cui vive; indigeno, autoctono: popolazioni aborigene; gli aborigeni australiani.

Originario del luogo, autoctono: su gli altipiani erbosi dell’Asia ove i pastori aborigeni pascolavano le vaste greggi comuni (D’Annunzio).

La parola deriva dal latino plurale Aborigenes, probabilmente da ab origine (cioè dall’inizio), ovvero primi abitatori del Lazio. Per un’altra interpretazione tramandataci da Dionigi di Alicarnasso il nome deriverebbe da Aberrigenes, dalla parola latina aberrare, vagare, in quanto si trattava di popolazioni inizialmente nomadi.

Aberràre
Composto di ab ‘via da’ ed errare ‘vagare’.
(non comune) Allontanarsi dalla norma, dal vero, dal giusto; sviarsi

Mappe felici
Le mappe felici (Happy maps) sono un’invenzione dell’italiano Daniele Quercia. Esse permettono, data una destinazione da raggiungere, di identificare non solo il percorso più veloce, ma anche altri percorsi che rispondono a criteri di bellezza, felicità, tranquillità, a seconda della scelta dell’utente. Daniele illustra la sua invenzione in questo TED Talk.

‘La passeggiata’

‘La passeggiata’ è una installazione di Michele de Lucchi sul tema dell’ambiente di lavoro presentata al Salone del Mobile 2015 a Milano. Alla pagina che illustra l’opera si legge tra le altre cose:

"Il movimento favorisce la produzione di pensieri nuovi perché camminare significa lasciare andare le preoccupazioni, osservare il mondo da una prospettiva diversa e trarre ispirazione da un paesaggio che cambia continuamente influenzandoci e sfidandoci.
È importante dunque non stare fermi e arrivare alla propria postazione dopo aver seguito un percorso che porta a incontrarsi in un luogo che favorisca la produttività, faciliti lo scambio, stimoli la contaminazione. Le relazioni con altre persone devono essere favorite perché ci aiutano a evolvere, ed è per questo che l’ufficio del futuro è mutevole, informale, aperto verso l’esterno, arricchito di opere d’arte, circondato dal verde. Una specie di palestra dove allenare la mente a generare nuove possibilità con spazi concepiti per accrescere il benessere, sviluppare potenzialità e solleticare l’immaginazione senza dimenticare che la bellezza della natura può fecondare il fertile terreno della conoscenza." Camminare è dunque un’attività che riguarda l’intelletto oltre che il corpo, e questo ben lo sanno i lettori di NEUP.

Vie Cave
Nel suo libro ‘Luoghi selvaggi’ Robert Macfarlane ci parla degli ultimi luoghi selvaggi delle isole britanniche. Un capitolo del libro è dedicato alle vie cave (holloways).
"Sono strade che l’uso secolare ha eroso fino al letto di roccia, affossandole sotto il terreno circostante. Molte erano nate come piste per lo spostamento del bestiame verso i mercati; alcune come fossati di confine, sassoni o pre-sassoni; altre ancora, per esempio le vie cave intorno a Bury Saint Edmunds, come strade di pellegrinaggio. [..] Non ci sono vie cave nelle granitiche regioni rocciose delle nostre isole, dove strade e sentieri restano in alto, appoggiati alla dura superficie del terreno. Ma nelle contee di pietra dolce dell’Inghilterra del Sud, nel gesso del Kent, del Wiltshire e dell’East Anglia, nell’arenaria gialla del Dorset e del Somerset, nello scisto del Surrey e nella marna dello Hampshire e del Sussex, se ne trovano molte, profonde fino a sei metri: più gole che strade."

Diverse, per natura e funzione le vie cave dell’Etruria. Wikipedia ci informa infatti che "le Vie Cave, denominate anche Cavoni, costituiscono una suggestiva rete viaria di epoca etrusca che collega vari insediamenti e necropoli nell’area compresa tra Sovana, Sorano e Pitigliano, sviluppandosi prevalentemente in trincea tra ripide pareti rocciose di tufo, a tratti alte oltre i venti metri: queste caratteristiche costituivano anche un efficace sistema di difesa contro possibili invasori."

Masso erratico
Il masso erratico (dal latino erràre, vagare) o masso delle streghe (spesso indicati anche col nome di trovanti) è una grande roccia che è stata trasportata a fondovalle da un ghiacciaio. Questi massi, dopo che il ghiacciaio si è ritirato, occupano un’insolita posizione in mezzo alla pianura; per questo, e anche a causa delle loro insolite dimensioni, diventano spesso meta di molti rocciatori e alpinisti.

Ebreo errante
L’ebreo errante è una figura leggendaria, protagonista di un racconto popolare europeo che nasce, molto probabilmente, nel periodo del Basso Medioevo.
Si tratterebbe di un ebreo ignoto che, stando a varie interpretazioni, negò l’accoglienza a Gesù di Nazareth durante l’episodio evangelico della Passione, non avendo riconosciuto in lui il messia. Per questo motivo Gesù lo avrebbe maledetto, costringendolo a vagabondare per sempre sulla terra, senza riposo e senza poter morire, fino alla fine dei tempi.

Erratic marxist
Yanis Varoufakis, economista e politico greco, già ministro delle finanze della Grecia nel Governo Tsipras definisce sé stesso "erratic marxist".

Nei tempi antichi il termine viaggiatore era riferito a chi si muoveva principalmente a piedi, e questo rende conto delle due voci albero ed erba del viaggiatore, di seguito illustrate.

Albero del viaggiatóre (o del viandante)
Pianta della famiglia delle musacee (Ravenala madagascariensis), originaria del Madagascar, con stipite alto fino a 10 metri, terminato da numerose foglie con lungo picciolo, lamina bislunga e grande guaina concava, entro cui si accumula acqua che può essere utilizzata dai viaggiatori.

Assènzio
Dal latino absinthium.
Anche, antico, assènzo.
1. Nome di alcune specie di piante del genere artemisia, usate in farmacia o in liquoreria, anche note come erba del viaggiatore. L’assenzio propriamente detto, o assenzio romano o maggiore (Artemisia absinthium), è spontaneo in Italia e spesso coltivato; alto circa un metro, di colore sericeo-argentino, ha odore intenso, foglie pennatosette e grossi capolini disposti in pannocchia. Dalle foglie e dai fiori si estrae un olio essenziale, usato per preparare liquori e, in piccole dosi, come tonico dello stomaco e stimolante energetico.
2. Liquore amaro di colore verde, ottenuto per macerazione nell’acquavite delle foglie e dei fiori di Artemisia absinthium, unitamente ad anice, finocchio ecc.; è fortemente tossico, e il suo abuso dà luogo a una forma particolare d’intossicazione, nota col nome di absintismo.
3. Nel linguaggio comune è spesso assunto come prototipo e simbolo del sapore amaro; quindi di sostanza molto amara si dice: è amaro come l’assenzio, è un assenzio.
(figurato) Amarezza, sentimento profondo di pena, di dolore: assaggiare l’assenzio dell’ingratitudine; sì tosto m’ha condotto A ber lo dolce assenzo d’i martìri (Dante); Ahi crudo Amor, ch’egualmente n’ancide L’assenzio e ’l mèl che tu fra noi dispensi (Tasso).

L’assenzio è detto anche erba del viaggiatore, in virtù delle sua proprietà stimolanti. Già Plinio affermava infatti che assenzio e salvia annullavano la fatica del viaggiatore. Secondo un’antica credenza anglosassone, per combattere la stanchezza durante un lungo viaggio si deve tenere un mazzo di assenzio in mano o meglio ancora nelle scarpe.

Viandànza
Sebbene non compaia ancora in nessun vocabolario, si va affermando nella comunità dei camminatori il termine ‘viandanza’, riferito all’attività del viandante. Luigi Nacci, nel suo libro ‘Alzati e cammina’ usa parole di grande poesia per definire la viandanza.

"La differenza tra escursionista e viandante è insita nella storia di queste due parole. Nell’escursione prevalgono il ‘correre’ e l’ex, il ‘fuori’: esci da te, dai confini della tua proprietà, della tua patria, lo fai di fretta, come se stessi scappando, o ti stessi fiondando contro il nemico. Il soldato compie delle escursioni, il viandante semplicemente va per la via. La parola ‘viandanza’ è bella, è talmente bella da essere stata dimenticata. Ti fa immaginare una creatura che si muove in uno spazio danzando. Ti fa immaginare, anche, che sia la via a danzare, come se fosse felice di ricevere chi la attraversa."

A Monteriggioni (Siena), sulla Via Francigena, si tiene ormai da tre anni il Festival della Viandanza.

Moon boot [mun’but]

I Moon Boot (dall’inglese, col significato di stivale lunare) sono un particolare tipo di doposci prodotti da Tecnica, industria italiana, nati nel 1970. Il nome deriva dalla somiglianza di questo prodotto con la forma degli stivaletti utilizzati dagli astronauti durante le missioni lunari, il nome è poi diventato di uso comune per indicare tale tipo di calzature. Moon boot è un marchio registrato a livello mondiale ed appartenente a Tecnica Group S.p.A.

Pizzled
Come sapete PassoBarbasso è molto sensibile e attenta all’uso insensato dei telefoni cellulari, in particolare durante le escursioni nella Natura. Abbiamo già parlato di nomofobia, neologismo di derivazione inglese con cui si designa lo stato di ansia e disagio che colpisce quanti proprio non riescono a stare lontani dal cellulare.
Rimanendo in tema, vale la pena di segnalare un altro neologismo, questa volta solo inglese. Il termine "pizzled" viene utilizzato per esprimere la sensazione provata quando la persona con cui ci si trova tira fuori il proprio smartphone e inizia a parlare con qualcun altro, situazione questa ritenuta quasi offensiva qualche anno fa, ma oggi divenuta la norma. Il termine "pizzled" nasce dalla composizione di "puzzled" (perplesso) e "pissed off"(arrabbiato).
Rispondere al telefono sempre e comunque quando si sta parlando con un’altra persona significa avere poca attenzione per chi ti sta davanti, in carne ed ossa, qui ed ora. Ritornare ad essere "pizzled" è una battaglia di civiltà.

Sanrocchìno
Dal nome di s. Rocco, raffigurato quasi sempre con questo tipo di indumento.
Anche sarrocchìno.
Mantello corto, solitamente di tela incerata, usato un tempo dai pellegrini: si mise in testa un cappellaccio, sulle spalle un sanrocchino di tela incerata (Manzoni); ti faremo canonico, avrai il sarrocchino e le belle calze rosse (Nievo).

Dirupare
Gettare da una rupe, far precipitare dall’alto; scendere con impeto da una rupe o giù per le rupi di una montagna; diventare, essere scosceso (di qui l’agg. dirupato).
Gli abitanti di Chiaromonte, in Lucania, nella Valle del Sinni, hanno un rapporto particolare con il sacro. Secondo un’antica leggenda, gettarono in un fosso un mistico locale, il ‘Beato Giovanni’, perché indispettiti dalle sue prediche. Per via di questo episodio, i Chiaromontesi sono conosciuti come ‘Dirrupa Sant’.

Calcagnare

Dar di spone al cavallo per fuggire. In senso figurato, batter le calcagna, darsela a gambe.
Enrica Caretta nel suo libro ‘Il Passadondolo’ propone di adottare e riportare in uso una sessantina di parole dismesse dalle ultime edizioni del vocabolario italiano (il riferimento scelto è stato il Devoto Oli, nelle edizioni successive al 2003). Tra queste compare anche il verbo calcagnare,che proponiamo ai lettori di NEUP per una affettuosa adozione.

Alimurgia
Scienza che studia la pratica di cibarsi di piante selvatiche, per scopi salutistici, o durante i periodi di carestia. Le piante utilizzate son dette appunto alimurgiche, perché commestibili e prive di sostanze velenose o dannose per l’organismo.
Foraging
Voce inglese: l’atto di cercare cibo e approvvigionamenti. Si intende l’attività di raccogliere cibo spontaneo vegetale esplorando il territorio di montagne, argini dei fiumi, spiagge, boschi, selezionando vegetali interi o parte di essi che sono ritenuti commestibili e adatti al nutrimento umano. Anche andare a far castagne o raccogliere more mature ai bordi dei sentieri di campagna è foraging. Per quanto l’anglicismo foraging faccia pensare ad una novità, prima di diventare agricoltori e allevatori, i nostri progenitori erano tutti caccia e foraging.
Nomofobìa
La nomofobia (no-mobile fobia) è la paura incontrollata di rimanere sconnessi dalla rete mobile, a causa di mancanza di copertura, batterie scariche, mancanza di credito, o altro. Il fenomeno è di recente diffusione, ma sembra riguardare moltissime persone, preferibilmente uomini, al punto che una recente ricerca britannica attribuisce al 54% degli utenti mobili uno stato di ansia quando viene meno la possibilità di utilizzare il cellulare. La rilevanza del fenomeno ha indotto i curatori dello Zanichelli 2015 ad introdurre questo termine tra i neologismi. Si chiederà il lettore in che modo la nomofobia abbia a che fare con il camminare e con PassoBarbasso. È presto detto. Durante le escursioni di PassoBarbasso, gli escursionisti sono invitati a tenere spento il cellulare, per godere a pieno dell’esperienza di camminare nella natura, e per non disturbare i compagni di gita. Alcuni soci hanno tuttavia difficoltà a seguire l’invito, per motivi diversi, ma tutti, a loro dire di grande importanza. Oggi sappiamo finalmente dare un nome a questa difficoltà: si chiama nomofobia.
Escursione rimuneratìva
Rimunerativo. Derivato di rimunerare. Anche remuneratìvo. Aggettivo. Che rimunera, che dà profitto: lavoro poco, molto rimunerativo; ha trovato una occupazione rimunerativa. Che dà un compenso notevole: mi hanno proposto un investimento rimunerativo.
Rimuneràre. Dal latino tardo remunerare, derivato di munus -eris ‘dono’, col prefisso re-, propriamente ‘restituire il dono’. Anche remunerare. Verbo transitivo. 1. Ricompensare adeguatamente un merito: rimunerare qualcuno con un’onoreficenza. 2. Dare profitto: è un’attività che rimunera bene.
Sempre più spesso si sente o si legge di ‘escursione remunerativa’, a significare escursione densa di soddisfazioni, in termini ad esempio di cime raggiunte o bellezza dei paesaggi. L’accostare un termine proveniente dal mondo dell’economia alla pratica dell’escursionismo suona improprio e irritante. Per questo motivo NEUP sconsiglia vivamente l’utilizzo di questa espressione.
Ribévi
Nella continua ricerca di espressioni e termini del mondo del camminare, PassoBarbasso è incappato nel curioso termine "ribevi", utilizzato in Toscana nella valle del Bisenzio. Per spiegare cos’è un ribevi, riportiamo direttamente quanto scrive Giacomo Govoni, da Campi Bisenzio, contattato sull’argomento. — Io sono nato e cresciuto a Firenze, e le persone con cui camminavo erano tutte della zona. Solo dal 2004 vivo a Campi Bisenzio e solo da tempi più recenti frequento il gruppo trekking della zona. Qui ci sono dei campigiani veraci, settantenni, e da uno di questi, durante un’escursione, mentre mi lamentavo del caldo e della pendenza, mi sono sentito dire: "tranquillo, più sopra c’è un ribevi", al che io ho replicato: "Un che !?!?" – "Un ribevi, perché? Te come lo chiami?". Mi sono fatto erudire e adesso penso di poterlo definire con sicurezza come: un breve tratto pianeggiante o quasi che interrompe una lunga salita spezzandone il ritmo di salita, e consentendo, appunto, di prendere da bere. Ho scoperto che il termine è molto diffuso nel pratese, e non solo a Campi Bisenzio. — Di fronte alla chiarissima dissertazione di Giacomo, non creda il lettore che sia stato facile per i curatori di NEUP risalire all’esatta definizione di ribevi. Infatti, solo pochi giorni prima, Stefano Casalini da Pisa ci scriveva che: — Ribevi per me vuol dire banalmente bevi di nuovo ma non credo sia questo il motivo per cui hai puntato questa parola. Ora che ci ripenso qui si dice "E t’ho ribevuto ‘n’antra volta!" nel senso di: ti ho superato (sia in senso fisico sia in senso intellettuale) nuovamente. —
Talk test, o test delle conversazione
Il test della conversazione è un metodo soggettivo elementare usato anche dagli escursionisti per determinare l’intensità cardio respiratoria di un esercizio, e consiste nel mantenere una frequenza del passo che permetta di conversare col compagno. L’intensità appropriata per il miglioramento della capacità di resistenza è considerata quella alla quale è appena possibile parlare. Questa intensità coincide con la soglia anaerobica.
Affardellàre
Derivato di fardello. Verbo transitivo (io affardèllo ecc.). 1. Raccogliere la roba e sistemarla facendone un fardello. (raro, estensione) Mettere insieme alla rinfusa. 2. (militare) Disporre gli oggetti del corredo individuale in modo regolamentare allo scopo di ottenere un carico (zaino, sella ecc.) equilibrato, uniforme, e che occupi il minore spazio possibile. "Affardellate gli zaini!" è un’espressione che ancora oggi capita di sentire al mattino nei rifugi di montagna. Forse perché inattuale e dal sapore militaresco, l’espressione è in grado di scuotere dal sonno anche l’escursionista più pigro.
Backpacking
È un termine inglese utilizzato anche in italiano che sta a indicare un modo di viaggiare indipendente e non organizzato. Deriva dall’inglese backpack, che significa zaino. Il backpacker in genere si sposta per periodi lunghi con un budget limitato.
Trekking urbano
Con il termine trekking urbano si intende la pratica di visitare le città attraverso percorsi a piedi. Il trekking urbano nasce nel mondo dell’escursionismo, tradizionalmente interessato a bellezze naturalistiche e del paesaggio. Di recente si è invece rivolto lo sguardo anche a quanto di bello, insolito e nascosto si può trovare nelle città dove si vive, magari a due passi da casa. In Italia si tiene annualmente la giornata nazionale del trekking urbano, giunta alla decima edizione.
Urban exploration
Spesso abbreviato con urbex o UE, è l’esplorazione di edifici, rovine, o componenti non in vista di manufatti. In particolare, sono di interesse per le attività di urban exploration strutture abbandonate, edifici abitati (tetti, locali macchine), catacombe, fogne, tunnel ferroviari o di linee metropolitane, tunnel di servizio. Sebbene questa attività comporti a volte l’accesso a proprietà private, ciò avviene con intenzioni innocenti. La pratica di urban exploration comporta infatti l’attenersi alla seguente prescrizione "take nothing but photographs, leave nothing but footprints" (Non prendere nulla che non siano fotografie, non lasciare nulla che non siano impronte).
Wind chill
Come ogni escursionista sa, i rigori del freddo sono esasperati dalla presenza di vento. Per misurare il disagio legato a condizioni ambientali di freddo e vento, viene impiegato frequentemente l’indice wind chill (detto anche "indice di raffreddamento"), che calcola la temperatura percepita tenendo conto anche della velocità del vento. A titolo di esempio, una temperatura di 10 gradi, con un vento a 50 km/h corrisponde ad una temperatura percepita di 2 gradi.
Walkabout 
Voce inglese, propriamente ‘cammina in giro’. Sostantivo maschile invariabile. (etnografia) Lungo viaggio rituale che gli australiani aborigeni saltuariamente intraprendono attraversando a piedi le distese del bush australiano. Il termine fu coniato dai proprietari terrieri bianchi australiani per riferirsi agli schiavi (o ai lavoratori) aborigeni che sparivano dalle loro proprietà, spesso per settimane, e dei quali si diceva "gone walkabout" (‘andato in walkabout’). Nella cultura aborigena, le lunghe camminate nel deserto degli individui che intraprendono il walkabout svolgono un ruolo essenziale per consentire contatti e scambi di risorse (sia materiali che spirituali, come i tradizionali canti) fra popolazioni separate da enormi distanze. Quando arrivarono i primi europei, gli aborigeni non mostrarono molto interesse, pensando che questi avrebbero continuato il loro walkabout esplorativo del bush, non sapendo che gli europei non erano cacciatori e raccoglitori, ma agricoltori e allevatori.
Camminata nordica, detta anche nordic walking
Tipo di attività fisica e sportiva consistente in una camminata veloce praticata utilizzando bastoni appositamente studiati, simili a quelli utilizzati nello sci di fondo. In lingua inglese viene chiamato anche pole walking, tradotto in italiano come camminata con bastoni.
Trekking
Voce afrikaans, derivato dell’olandese trekken ‘tirare’, propriamente ‘viaggio su un carro tirato da buoi o su altro mezzo disagevole’. Sostantivo maschile invariante. Spedizione escursionistica di più giorni, per lo più in zone montagnose normalmente non battute e lontane dalle strade di comunicazione, compiuta a piedi e con l’eventuale impiego di animali da soma per il trasporto delle vettovaglie, come pratica di turismo che ricerca un contatto assolutamente diretto con la natura.

 

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