Ci piace esagerare...
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Si possono mettere insieme nella stessa giornata un’escursione tra boschi e calanchi, le atmosfere suggestive dei resti di un’antica città etrusca, una cena ruspante e l’allegria di uno scatenato concerto dei Modena City Ramblers? Certo che sì… grazie all’instancabile Laura che ha organizzato questo tour de force barbassico lo scorso sabato 16 giugno.

 

 

Appuntamento alle 14 a Pian di Venola, punto di partenza dell’escursione. Siamo in 13, allegramente consapevoli della impegnativa giornata che ci attende. Partenza in salita sotto un sole cocente; è la prima vera giornata estiva e la fatica si sente tutta. Buon per noi che presto entriamo nel bosco dove camminiamo per un lungo tratto, per riaffacciarci poi su una cresta di calanchi davvero suggestiva. Sulle argille torride camminiamo in mezzo al profumo delle ginestre fiorite, poi giù, verso il fondovalle del Reno. La discesa ci porta in mezzo a meravigliosi campi di grano pronti per la mietitura;

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Il caldo picchia forte ma noi resistiamo perché ci aspetta un sito archeologico tra i più importanti dall’Italia del Nord: l’antica Misa. E’ un luogo magico, malgrado il rumore del traffico della vicina strada statale si percepisce il fascino misterioso di questa grande città etrusca di cui visitiamo l’acropoli e il sepolcreto. Il sole sta cominciando a calare: è ora di dirigersi alla festa dell’ANPI a Marzabotto. Un veloce cambio d’abito e via, siamo pronti per la rituale birra di fine escursione che ci aiuta a reintegrare i liquidi perduti. Segue la cena emiliana DOC, che alza ulteriormente il tono dell’umore. Ed ecco il gran finale: suonano i Modena City Ramblers, per molti di noi una vecchia conoscenza, per altri una felice scoperta.

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Il ritmo trascinante smuove le nostre gambe ancora un po’ provate dalla fatica del pomeriggio… ma non c’è modo di resistere e partono le danze. Perfino i più restii vengono coinvolti in un girotondo, animato da Laura e Fabrizio, davvero scatenati. Dopo quasi 2 ore di musica torniamo verso casa con tante canzoni che ci girano nella te sta, una per tutte che, guarda caso, ripete “Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi”. Che giornata! e per fortuna che era sabato, almeno la domenica abbiamo avuto modo di riprenderci...

Silvia Galli

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