Diaccia Botrona: dalla palude al mare (Gr)
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Bellissima ed estremamente interessante l'escursione di PassoBarbasso che si è snodata il 27 marzo scorso all'interno della riserva naturale della Diaccia-Botrona, un oasi di pace e natura alle spalle di di Castiglione della Pescaia.

 

 

Il socio-accompagnatore Dario Pacini ha illustrato ai partecipanti la storia singolare di questo lembo di territorio, che in tempi antichissimi era una insenatura marina, poi si è trasformata in un lago costiero salato quando, col trascorrere dei secoli, si è formato un tombolo, ovvero un cordone di sabbia e detriti che è andato a chiudere l'insenatura.

L'affluire dei corsi d'acqua dalle valli circostanti ha trasformato il lago salato in un pescosissimo lago d'acqua dolce, quello che al tempo dei romani era conosciuto come lago Prile, ed era sotto il controllo della gens Clodia. Il lago, come gran parte della Maremma, è stato oggetto di grandi opere di bonifica, da parte anche del granducato di Toscana. Si è trasformato quindi in una palude, che è stata fortunamente salvata dalla definitiva sparizione grazie alla dichiarazione di riserva naturale. La fauna che vi trova rifugio è numerosissima e varia: durante la nostra escursione abbiamo incontrato cinghiali, volpi, aironi, folaghe, garzette, cavalieri d'Italia, cormorani, fenicotteri, e l'aria risuonava di mille e mille richiami diversi.

Qui potete trovare qualche foto

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