Per i Barbassi è stata dura, resistere un anno intero senza ciaspolate... Che fatica limitarsi a immaginare itinerari attraverso boschi di conifere imbiancate, la luce esagerata delle giornate invernali in montagna, l'aria pizzichina che alla partenza intirizzisce le mani costringendole a bisticciare coi lacci delle ciaspole, ma poi fa stare bene, e mette pure appetito.
No, non si sarebbe potuto rinunciare ancora a lungo a quella neve soffice e tutta cristalli che in salita quasi non si vorrebbe calpestare, per timore di rovinare tanta spettacolare levigatezza. E' la "poudreuse", la delizia degli scialpinisti, la stessa neve che invita anche i ciaspolatori a tuffarsi in discese simili a una danza su quel leggero cuscinetto di un bianco irresistibile. Belli persino i capitomboli e le scie non proprio ortodosse, con un sottofondo simile... Un anno di pausa è servito a sognare al meglio tutto ciò.
Ora il desiderio si è avverato e si è rimesso in cammino, a passo di ciaspola...
Luigi D. (Foto di KARIDWEN)