NEUP- Frasi, non futilità
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NEUP- Frasi, non futilità
Motti, detti e proverbi per chi cammina

Non riesco a meditare se non camminando. Appena mi fermo, non penso più, e la testa se ne va in sincronia con i miei piedi.
Jean-Jacques Rousseau, Confessioni


Camminare è forse, mitologicamente, il gesto più comune, e quindi il più umano. Che sia nel ritratto o nell’automobile, qualunque sogno, qualunque immagine ideale, qualunque promozione sociale abolisce in primo luogo le gambe.
Roland Barthes

 

Da dove si comincia? I muscoli si tendono. Una gamba è il pilastro che sostiene il corpo eretto tra cielo e terra. L’altra, un pendolo che oscilla da dietro. Il tallone tocca terra. Tutto il peso del corpo rolla in avanti sull’avampiede. L’alluce prende il largo, ed ecco, il peso del corpo, in delicato equilibrio, si sposta di nuovo. Le gambe si danno il cambio. Si parte con un passo, poi un altro e un altro ancora che, sommandosi come lievi colpi su un tamburo, formano un ritmo: il ritmo del camminare.
Rebecca Solnit, Storia del camminare


Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
Giovanni Falcone

 

Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto.
Tagore


Se sei un uomo libero, allora sei pronto a metterti in cammino.
Henry David Thoreau, Camminare


Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’è.
Edoardo Bennato, L’isola che non c’è.

 

Puoi cambiare camicia se ne hai voglia
E se hai fiducia puoi cambiare scarpe
Se hai scarpe nuove puoi cambiare strada
E cambiando strada puoi cambiare idee
E con le idee puoi cambiare il mondo
Ma il mondo non cambia spesso
Allora la tua vera Rivoluzione sarà cambiare te stesso
Alessandro Mannarino, Vivere la vita.

 

Tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina.
Friedrich Nietzsche


Il tenente Dum non portava divisa. Camminava sulla terra in armonia con l’arcaico. Parlava alla luna. Sapeva sgozzare i galli, leggere le interiora e le zampe. Ammaestrava le serpi. Non portava lacci alle scarpe per liberarsene prima. Per auscultare il dorso della terra sotto le piante dei piedi, sotto il passo lunare. Il volto l’aveva inciso nella creta, arcaico come l’anima sua che scavalcava lavatrici e ferri da stiro. […] Era aborigeno. Ab origine, ma anche aberrigenes, girovago, viaggiatore.
Vinicio Capossela, "Il Paese dei coppoloni".

 

La logica ti può portare da A a B. L’immaginazione invece ti può portare ovunque.
Albert Einstein

 

Non puoi viaggiare su una strada senza essere tu stesso la strada.
Buddha

 

Ancora sul rapporto tra camminare e pensare, vale la pena di riportare quello che Robert Macfarlane scrive nel suo libro ‘Le antiche vie’.

"Lo stretto rapporto tra camminare e pensare è profondamente radicato nella storia della lingua, come rivela quella che è forse l’etimologia più affascinante a me nota. La pista ha inizio con il verbo inglese to learn, nel senso di apprendere. Risalendo la storia lessicale, troviamo l’antico inglese leornian, sapere, essere istruito. Da leornian il sentiero conduce ancor più indietro nel tempo, tra le macchie di fricative del protogermanico fino al termine liznojan, che ha per significato base seguire o individuare una traccia. Apprendere perciò significa in origine seguire una traccia. Lo sapevate? Io no, e sono grato agli esploratori-etimologi che hanno riportato alla luce queste piste perdute che legano ‘imparare’ a ‘camminare’."

 

Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento.
Robert Baden-Powell

 

Gli scout sono dei bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini.
Jack Benny, comico e attore statunitense

La citazione è sicuramente irriverente, però fa molto ridere, e contrasta bene con la precedente ad opera del perentorio e ieratico fondatore dei Boy Scout. La riportiamo per questo.

 

La tartaruga batte Achille perché conosce la strada.
Markku Envall

 

Un buon camminatore non lascia tracce.
Lao Tzu

 

All’aperto non passava la notte lo straniero
e al viandante aprivo le mie porte.
Giobbe, 31-32

 

Si imparano più cose nei boschi che non nei libri. Gli alberi e le rocce vi insegneranno cose che voi non sapreste comprende in altro modo.
San Bernardo

 

"E se non mi scoraggiasse, oltre al costo, anche l’ansia, quell’ansia che mi distoglie da qualsiasi lavoro, potrei facilmente aggiungere su ogni lato, allo stesso livello della biblioteca, una galleria lunga cento passi e larga dodici, tanto più che vi sono già dei muri, eretti per altro uso, proprio all’altezza giusta.
Ogni luogo destinato alla meditazione necessita di un deambulatorio. I miei pensieri sonnecchiano, se li tengo seduti. La mia mente non cammina da sola, è come se a muoverla fossero le gambe. E lo stesso vale per tutti quelli che studiano senza libri."
Michel de Montaigne, Saggi

Erano questi i pensieri di Montaigne riguardo la sua famosa Torre della biblioteca, l’eremo nel quale si ritirava durante le sue meditazioni. Non si può pensare bene, sostiene l’autore dei Saggi, se non in movimento.


Viandante che non conosci il cammino, sempre presta attenzione ai crucistrada, incrocio di destini.
Vinicio Capossela, Il paese dei coppoloni

Crucistrada, nel dialetto irpino di Capossela, sta per crocevia.

 

Gli alberi fioriscono perché non possono parlare.
Franco Arminio

 

"Il viandante avanza nella sera, ogni passo lo inoltra nel tramonto e lo conduce oltre la striscia infuocata che si spegne […]. Il cammino è lungo, anche se ci si sposta soltanto dalla cucina alla stanza che guarda verso occidente e sui vetri della quale s’incendia l’orizzonte, perché la casa è un regno vasto e sconosciuto e una vita non basta per l’odissea fra la camera dell’infanzia, quella da letto, il corridoio in cui si rincorrono i figli, la tavola da pranzo sulla quale i tappi delle bottiglie sparano a salve come un picchetto d’onore e lo scrittoio con alcuni libri e alcune carte, che cercano di dire il significato di questo andirivieni fra la cucina e il tinello, fra Troia ed Itaca."
Claudio Magris, Danubio.

 

Sono un po’ stanchino. Credo che tornerò a casa ora.

Forrest Gump, nel film omonimo, dopo aver corso per tutti gli Stati Uniti.


"Quel giorno, non so proprio perché decisi di andare a correre un po’, perciò corsi fino alla fine della strada, e una volta li pensai di correre fino la fine della città, pensai di correre attraverso la contea di Greenbow, poi mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale correre attraverso il bellissimo stato dell’Alabama, e cosi feci. Corsi fino all’oceano e, una volta lì mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui tanto vale girarmi e continuare a correre, quando arrivai a un altro oceano, mi dissi, visto che sono arrivato fino a qui, tanto vale girare di nuovo e continuare a correre; quando ero stanco dormivo, quando avevo fame mangiavo, quando dovevo fare…, insomma, la facevo!"

Forrest Gump, nel film omonimo.

 

Secondo un’usanza eschimese, si può sfogare la collera camminando in linea retta nel paesaggio; il punto in cui la collera è stata dominata, segnato da un bastone, testimonia la forza e la portata del turbamento.
Lucy Lippard, Overlay

 

Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.
Italo Calvino


- […] Dobbiamo andare e non fermarci mai, finché non arriviamo.
– Per andare dove, amico?
– Non lo so, ma dobbiamo andare.
Jack Kerouac, Sulla strada


Non preoccuparti, lascia che sia la strada a decidere da sola il tuo percorso, e non il percorso a farti scegliere le strade. Impara a vagare, a vagabondare. Disorientati. Bighellona.
Tiziano Scarpa, da Venezia è un pesce


"Ogni scarpa una camminata, ogni camminata, una diversa concezione del mondo."
Nanni Moretti, nei panni del professore di matematica Michela Apicella, inizia così la sua farneticante confessione davanti al commissario di polizia nel film ‘Bianca’ (1984)


È molto meglio uscire a fare una passeggiata che finisce per durare mezz’ora, piuttosto di uscire per fare una passeggiata di mezz’ora.
Tristan Gooley, segnalata da Fabrizio Bobbio


"Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando."
Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944

 

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