Camminando lungo il Po, tra il verde e la città
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"Torino è bella anche così..."  Non è l'incipit consolatorio né la frase-paravento dietro cui occultare i brividi di una giornata fredda e piovigginosa trascorsa assecodando il fluire lento del Po in un lungo "coast to coast" torinese nel tratto tra Moncalieri e San Mauro. E' invece la schietta conferma di chi ha potuto assaporare quelle "suggestioni sospese" annunciate già nel titolo dell'escursione, e svelatesi per l'occasione in un quadro a tinte tenui, quasi monocromo, ma con tutte le sfumature di una stessa tonalità, dall'opalino del cielo al grigio scuro delle silhouettes di ontani e pioppi, passando attraverso l'argento del fiume.

   

Era forse il periodo migliore per cogliere e apprezzare una giornata simile: ormai fuori dal grande inverno per vedere i parchi ancora spruzzati di brina, non ancora così avanti nella stagione per respirare la primavera nel risveglio dei suoi profumi, è perciò parsa così naturalmente collocata nel periodo questa camminata dentro a una sorta di fotografia in bianco e nero dal forte effetto pittorico, in cui la gamma di grigi lasciava immaginare tutti i colori che irromperanno tra poche settimane. Sensazioni sospese nel sentirsi turisti interessati nella propria città; nell'attraversare aree di verde che sembrano nascondere Torino e nascondersi a essa; nel cercare una tregua alla pioggerella sotto i portici e nelle vie silenziate da una giornata di blocco del traffico. Non è forse come andare al mare fuori stagione, passare lentamente davanti ai Murazzi, centro di brulicante vitalità, proprio nelle ore di massima quiete, senza incrociare quasi nessuno?

   

E poi il fiume con la sua presenza costante e le profonde trasformazioni indotte e subite, particolarmente significative nel tratto torinese. Dai suoi sedimenti storici emerge un passato solcato da imbarcazioni e punteggiato di mulini natanti e di rive vocianti e laboriose, come lungo un Mississippi in scala ridotta, inimmaginabile ai più. Domenica il Po era la palestra di qualche assiduo canottiere; sulle sue sponde pochi pescatori infreddoliti, i soliti corridori salutisti e quel bizzarro gruppetto di camminatori a cui piace riscoprire anche ciò che sembra noto, a passo lento...

   

Un ringraziamento particolare a Laura per l'ideazione e l'organizzazione di questa gita e a Gianluca per averci guidato in un avvincente percorso parallelo nella storia, aiutandoci a guardare il fiume con sguardo insolito e Torino con gli occhi del Po.

Luigi
Le foto sono di Patrizia, guarda la sequenza completa

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