I Forti di Genova e altri personaggi
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Di nuovo il fascino della Liguria ci ha portati in questa terra un po’ selvaggia un po’ accogliente, con la sua andatura ondulata e aspra, i suoi panorami spaziosi e azzurri di mare, cielo e monti.
Questa volta ci siamo prima immersi nei carruggi della città vecchia alla ricerca di antiche storie e scorci suggestivi per acclimatarci all’aria fresca e leggera che sale dal mare, per trascorrere una giornata insieme in questa stimolante cornice, da cui siamo stati più volte sorpresi.
Genova è una città dai volti diversi: un continuo e quasi ritmico sali e scendi; vie strette e larghi corsi dove incontri storie e gente di ogni tipo, palazzi signorili e vecchie case dissestate.
In mezzo a questa ricchezza abbiamo apprezzato l’attenta organizzazione di Laura e Silvana, le loro proposte semplici ma efficaci che ci hanno permesso di entrare nell’atmosfera del luogo con il consueto rispetto e il sempre vivo interesse per il territorio.
Gli incontri hanno aggiunto sapore a questa già nutrita proposta, come quello con  Christian e la sua Associazione. Con brevi ma acute letture, ha sfogliato per noi le pagine dei suoi libri scandendo l’incedere della giornata e guidandoci non solo per i pertugi del capoluogo ma anche per le strade delle nostre riflessioni, e sicuramente ha lasciato a ciascuno di noi più di qualcosa.

Ritrovo al Suq

Dopo esserci nutriti della città, l’indomani abbiamo ripreso la marcia. I forti ci attendevano severi e maestosi sui monti sopra Genova. Lontani, quasi irraggiungibili, passo passo si sono avvicinati sino a poterli toccare. Sotto un cielo plumbeo e un vento sferzante, che si è opposto con tutte le forze all’ultima snervante scalata verso il Diamante, forse il più particolare tra queste massicce costruzioni, abbiamo raggiunto la destinazione.
Questa due giorni non è stata solo un pot-pourri di luoghi e di personaggi, ma anche di vissuti. Oramai è risaputo, sembra quasi superfluo dirlo: ogni gita è unica e racchiude qualcosa di mai visto prima, anche se i luoghi magari li abbiamo già conosciuti.
Ognuno ha avuto il suo cammino e il suo passo e ciascuno ha preso il proprio sentiero verso il proprio itinerario.

Così: se alcuni hanno seguito un tracciato più breve, altri hanno avuto il coraggio e l’ardire di cimentarsi insieme a loro in questa impresa, apparentemente “ridotta”.
Hanno saputo cercare un'altra meta, forse a prima vista prossima dal punto di vista del corpo, ma certamente più ardua da raggiungere dal punto di vista dello spirito, perché non celebrata dallo sforzo, dalla fatica, dal sudore, dalla salita che ti sfianca e dal tempo che scorre inesorabile e si fa quasi tardi. E’ stato un tragitto insieme, un camminare lento reale, uno stare accanto e misurare i passi sul sentiero senza evitare di esserci, nel più vero, credo, spirito Barbasso.

Forti2

E’ stato un percorso per alcuni e non per tutti, quello del giro breve; gli altri, come al solito e con merito, hanno tracciato la via fino al fondo e al fondo ci siamo tutti ritrovati sotto la stessa tettoia del treno, sotto la stessa fine pioggerellina a condividere briosi idee, impressioni, vissuti e pure qualche biscotto.

Patrizia Cola

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